Il gesto e la parola
André Leroi-Gourhan
Dopo Evolution etTechniques, nei cui due volumi venivano ricercate
le origini del lungo cammino che avrebbe portato, nel secolo scorso, al
la civiltà delle macchine, André Leroi-Gourhan ci ha dato, con II gesto
e la parola, anch’esso suddiviso in due parti, una eccezionale sintesi pa
leontologica ed etnologica {Tecnica e linguaggio), da un lato, sociologi
ca ed estetica (La memoria e i ritmi), dall’altro, della progressiva «li
berazione» della specie umana attraverso il suo comportamento mate
riale nello spazio e nel tempo (dalla liberazione della mano, dell’uten
sile, della forza, fino a quella della memoria). Una sintesi in cui il pas
sato più remoto entra in rapporto diretto con il futuro più vicino, al di
là della situazione dell’«uomo immediato» (quello del nostro fugace
presente), ancora situato entro i confini dell 'homo sapiens , quando il
mito di un trasferimento cosmico ha già preso consistenza.
«A tutti i livelli di civiltà, fin dai tempi più remoti - scrive l’Autore
all’inizio del primo volume - una delle preoccupazioni fondamentali
dell’uomo è stata la ricerca delle sue origini. Ancora oggi tutti gli uo
mini di cultura, non sapendo dove sono diretti, nutrono lo stesso desi
derio dei loro antenati di sapere da dove provengono». E, al termine
del secondo volume, dopo avere respinto l’ipotesi apocalittica di una
distruzione atomica, afferma fiduciosamente: «È meglio puntare sul
l’uomo. Possiamo immaginare l’uomo di un avvenire prossimo deciso,
in seguito a una presa di coscienza, a restare sapiens. La specie è anco
ra troppo legata alle sue radici per non cercare spontaneamente quel
l’equilibrio che l’ha portata a diventare umana». È un’affermazione
che può essere condivisa, anche se, liberato grazie alla sua stessa evo
luzione, l’uomo della zoologia si trova «probabilmente al termine del
la sua carriera».
le origini del lungo cammino che avrebbe portato, nel secolo scorso, al
la civiltà delle macchine, André Leroi-Gourhan ci ha dato, con II gesto
e la parola, anch’esso suddiviso in due parti, una eccezionale sintesi pa
leontologica ed etnologica {Tecnica e linguaggio), da un lato, sociologi
ca ed estetica (La memoria e i ritmi), dall’altro, della progressiva «li
berazione» della specie umana attraverso il suo comportamento mate
riale nello spazio e nel tempo (dalla liberazione della mano, dell’uten
sile, della forza, fino a quella della memoria). Una sintesi in cui il pas
sato più remoto entra in rapporto diretto con il futuro più vicino, al di
là della situazione dell’«uomo immediato» (quello del nostro fugace
presente), ancora situato entro i confini dell 'homo sapiens , quando il
mito di un trasferimento cosmico ha già preso consistenza.
«A tutti i livelli di civiltà, fin dai tempi più remoti - scrive l’Autore
all’inizio del primo volume - una delle preoccupazioni fondamentali
dell’uomo è stata la ricerca delle sue origini. Ancora oggi tutti gli uo
mini di cultura, non sapendo dove sono diretti, nutrono lo stesso desi
derio dei loro antenati di sapere da dove provengono». E, al termine
del secondo volume, dopo avere respinto l’ipotesi apocalittica di una
distruzione atomica, afferma fiduciosamente: «È meglio puntare sul
l’uomo. Possiamo immaginare l’uomo di un avvenire prossimo deciso,
in seguito a una presa di coscienza, a restare sapiens. La specie è anco
ra troppo legata alle sue radici per non cercare spontaneamente quel
l’equilibrio che l’ha portata a diventare umana». È un’affermazione
che può essere condivisa, anche se, liberato grazie alla sua stessa evo
luzione, l’uomo della zoologia si trova «probabilmente al termine del
la sua carriera».
Catégories:
Volume:
1&2
Année:
1977
Editeur::
Einaudi
Langue:
italian
Pages:
511
Fichier:
PDF, 8.48 MB
IPFS:
,
italian, 1977